Scenografia per la Salomè al Festival di Salisburgo
La “Black Sphere” era parte della scenografia dell’allestimento della “Salome” di Romeo Castellucci per il Festival di Salisburgo 2018.
È stato realizzato per essere gonfiato con aria calda per essere fedeli al concept del regista Castellucci, che voleva, nel finale dell’Opera, che l’oggetto scenico “fluttuasse sui personaggi e si gonfiasse molto lentamente fino divorare palco e cast”. Con aria fredda quest’effetto, fortemente drammatico e di grande impatto scenico, sarebbe stato impossibile da raggiungere.
La conformazione rocciosa e la struttura del teatro Felsenreitschule (scavato nella montagna) dove è stata allestita l’Opera, ha rappresentato una sfida nell’installazione del gonfiabile, per due ragioni.
La prima: la distanza tra l’oggetto scenico è il meccanismo d’insufflaggio.
La seconda il rumore di fondo che questo provocava.
È stato così realizzato un tubo di tessuti e materiali fonoassorbenti lungo 20 metri, un vero e proprio sistema d’insonorizzazione, e un sistema d’iniezione ad aria calda, preriscaldata da una serie di resistenze elettriche da 30 kw, per portarla ad una temperatura di 80 gradi con una portata di circa 4000 metri cubi all’ora.
- Gonfiato ad aria calda
- Livello sonoro insufflaggio: 28 Db
- Temperatura aria: 80° C
- diametro max: 9 m
- Altezza max: 10 m
- Metri quadri di tessuto: 245 m²
- Volume: 350 m²
- Peso complessivo: 18 kg
- Tempo complessivo insufflaggio in scena: 8 min
- Tessuto: Poliestere 75 gr/m² Impermeabile all’acqua e all’aria Ignifugo CL 1 – B1